Terzo giorno di Oberland e il meteo è ancora perfetto.
Partiamo alle 4.45 lasciando la bella ed elegante Finsteraarhornhutte. Cielo terso e stellato, rigelo perfetto.
Attraversiamo il ghiacciaio di Walliser Fischerfirn e ci dirigiamo verso il passo Grunhornlucke da dove si vede il Rifugio Konkordiahutte e la grande piana glaciale Konkordiaplatz.
Al passo effettuiamo un intelligente traverso senza pelli, per abbassarci di poco sulla lingua glaciale Gruneggfirn.
Le condizioni della neve sono perfette e ci permettono di fare quello che vogliamo anche sul ripido…basta non scivolare!
Risaliamo il ripido Gruneggfirn fino allo scudo roccioso che delimita la parte alta del ghiacciaio.
L’unico passaggio per salire sopra le roccie è un canalino che presenta una grande cornice sommitale.
Troviamo il modo di passare effettuando un traverso poco sotto la cornice e aggirandola nel punto più basso.
Ottimo! Rimettiamo gli sci e iniziamo a salire puntando la cresta del Grunegghorn, una cima di 3800m che bisogna oltrepassare per arrivare sotto la pala del Grosses Grunhorn.
La cresta in parte di neve e in parte di roccia non è difficile, ma è divertente.
Dobbiamo solo fare attenzione a qualche cornice pronunciata e cavalcare il filo di rocce che sale e poi scende con una serie di lame perfette che a tratti formano quasi una scalinata.
Attraversata la cresta siamo sotto il Grosses Grunhorn e ci si presentano 2 possibilità per salire in vetta, la cresta o un accesso diretto alla cima lungo un canale di neve…
Scegliamo la soluzione più rapida e risaliamo il canale.
Pochi minuti e siamo sulla cima, le montagne che vediamo sono sempre le stesse, ma lo spettacolo è grandioso e lo apprezziamo per l’ennesima volta.
Scendiamo fino a dove avevamo lasciato gli sci, togliamo i ramponi e una volta pronti sciamo tra crepacci e seracchi fino ad arrivare al grande ghiacciaio pianeggiante che riporta verso il Monchsjochhutte.
Ingraniamo la sesta e cerchiamo di divorare i 4 km che ci separano dal valico dove si trova il rifugio.
Alle 10.30 del mattino siamo alla Jungfrau Station, seduti sulle poltroncine del trenino rosso che attraverso le viscere dell’Eiger, permette l’accesso a uno dei luoghi più affascinanti delle Alpi.