Continua la maratona sui 4000 dell’Oberland.
Dopo l’Aletschhorn prendiamo l’auto e puntiamo la bussola in direzione Grindelwald. Arriviamo e la Nordwand ci saluta sontuosa, carica di neve e baciata dal sole.
Andiamo subito a chiedere informazioni per capire a che ora ci sarebbe stata la prima salita del trenino. Compriamo il biglietto, 183,00€, e con la coda tra le gambe torniamo al nostro furgone.
Prepariamo nuovamente lo zaino, senza dimenticare nulla, staremo 3 giorni tra i ghiacciai e tutto va calibrato alla perfezione.
Alle 8.00 siamo alla nuova funivia che dal paese porta all’Eigergletscher, nuovo punto di partenza del famoso trenino che attraversa le viscere dell’Eiger per sbucare a 3471m alla Junfraujoch.
È domenica e il trenino è affollato di gente, nonostante l’ora. Non solo scialpinisti, ma anche normalissimi turisti che vogliono salire lassù per appagare la vista e riempire gli occhi di bellezza.
La giornata è fantastica, c’è il sole e nemmeno un fiato di vento.
Quando usciamo dal tunnel della stazione, difronte a noi si estende il Jungfraufirn, un’enorme lingua glaciale che si immette nel più grande ghiacciaio d’Europa l’Aletschgletscher.
Addirittura ci sono anche le tracce sulla neve!!!
Puntiamo verso la Jungfrau, nonostante l’ora (ormai sono le 10), la neve è ancora ben portate. Seguiamo la bellissima traccia che rimonta una serie di pendii fino al Rottalsattel.
Al passo lasciamo gli sci, superiamo la terminale e saliamo il ripido pendio di neve che arriva in vetta, Jungfrau 4158m.
Una piccola croce, colorata di rosso, è scolpita sul sasso più alto della comoda cima, dalla quale si vede tutto.
Difronte a noi ci sono una miriade di cime innevate, di pascoli verdeggianti, di ghiacciai, e si vede pure il lago di Interlaken. Stupendo!
Scendiamo dalla vetta e una volta recuperati gli sci in poco siamo nuovamente sotto la Jungfraustation.
Nella buca del ghiacciaio c’è un effetto forno bestiale, fa caldissimo!
Saliamo in direzione rifugio Monchsjochhutte, da dove parte la bella cresta che sale l’altro 4000 in programma per oggi.
Il caldo è terribile, temiamo che la neve lungo la cresta sia fradicia, depositiamo gli sci e partiamo ramponi ai piedi. Sono le 13.10.
La neve si rivela perfetta, la traccia è super, una fila di gradini, rimontano il filo di cresta.
Un po’ di venticello ci rinfresca lo spirito, saliamo veloci, nonostante le gambe stanche e in un oretta siamo in vetta al Monch 4107m.
La cima questa volta è un piccolo triangolino di neve, che condividiamo con altri 3 alpinisti indaffarati ad armeggiare con corde e piccozze.
Facciamo una foto e scendiamo velocemente. La sete è tanta, e non vediamo l’ora di bere una bella birra al Monchjochhutte.
Oggi festeggiamo il nostro 24° e 25° 4000, nei prossimi 2 giorni, il tour scialpinistico dell’Oberland ci permetterà di salire altre 4 cime.
L’avventura continua…