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TRAVERSATA DEI BREITHORN – Il grande concatenamento parte 3

Alle 3.00 suona la sveglia, fuori dal bivacco non si vede niente e il vento soffia forte. Ci sono 15 cm di neve fresca.

Nuovo giorno, nuovo incubo.

Beviamo del caffè bollente e partiamo provando a risalire faticosamente il pendio che avevamo salito il giorno prima.

La neve e il vento hanno coperto tutto, oltre a sfondare fino alle cosce bisogna anche tracciare il ripido pendio.

In questi momenti l’unico modo per sopravvivere è spegnere il cervello e provare a salire.

Faticosamente riusciamo a raggiungere il Gemello del Breithorn (4106m) per la seconda volta.

Facciamo le 2 doppie e ripartiamo per la Traversata dei Breithorn da dove abbiamo dovuto abbandonare.

Nessuna traccia e visibilità 0, navighiamo con GPS e intuito. Perfortuna sopra i 4000 la neve porta bene e almeno non sfondiamo.

Il vento gelido ci spruzza la neve in faccia che si congela.

La progressione è lenta e difficile, dobbiamo scavare, pulire e cercare.

Raggiungiamo il Breithorn Orientale (4139m) e facciamo altre 2 calate per poi raggiungere anche il Breithorn Centrale (4159m).

Le roccie incrostate di ghiaccio sono difficili da scalare e tiriamo fuori tutta la nostra esperienza.

Dopo 5 ore di lotta arriviamo sull’ultimo Breithorn (Occidentale 4164m), ma non è ancora finita.

La discesa dal “facilissimo” Breithorn è una grande prova di orientamento. White Out puro, bianco su bianco, legatura lunga e via verso l’ignoto.

Dopo un ora di navigazione nella nebbia un buco permette di scorgere 6 persone a qualche centinaia di metri da noi.

Sembra un miraggio e vedere dopo poco lo skilift del Colle del Breithorn (3795m) sembra la fine di un incubo.

Ironia della sorte, siamo sulla pista da sci battuta dal gatto delle nevi e le nubi si alzano. Torniamo a vedere.

Qualche guida ha raggiunto il colle con i clienti, ma oggi non andranno oltre.

Mentre stremati ci abbassiamo fino al Rifugio Guide del Cervino le nubi si abbassano nuovamente.

Abominevole ed estrema, ma alpinisticamente formativa, la Traversata dei Breithorn ci ha regalato emozioni molto forti.

Abbiamo raggiunto quota 50 su 82 vette da 4000m.

Non è finita!

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