Ci svegliamo infreddoliti nella stanzetta umida del locale invernale del Weissmies Hutte. Fuori il vento fischia e la bella giornata del Lagginhorn è già un lontano ricordo.
Tutt’intorno nuvole basse, il grigio ci circonda e il Weissmies ci obbliga a fare delle scelte e prendere qualche rischio. Il vento forte degli ultimi giorni ha caricato i rapidi pendii d’accesso alla parte sommitale della montagna.
Decidiamo di non percorrere la via normale del Weissmies, diventata ormai un labirinto ghiacciato sospeso tra inquietanti seracchi. La scarsa visibilità renderebbe complicato scegliere la traccia adeguata e così decidiamo di salire un canale laterale.
Neve profonda, accumuli qua e là, placche di roccia sommerse, una gioia. Finalmente dopo un ora di super ravanage, sbucchiamo sui pendii sommitali. Qualche buco tra le nuvole ci permette di individuare la giusta rotta da seguire.
Siamo quindi in vetta, per qualche secondo un timido raggio di sole illumina la sommità. Scattiamo una foto e rapidamente ci abbassiamo di quota.
A mezzogiorno siamo a valle e ci godiamo un lauto pranzetto sul nostro furgone.
Gabriel
